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Nella narconovela che ha stregato il pubblico sudamericano interpreta la protagonista Teresa Mendoza. Parliamo di Angela Brusa che con 3Cycle ha lavorato per Regina del Sud. A lei abbiamo chiesto di parlarci di questo personaggio molto particolare.
«Il lavoro si è rivelato subito complesso, perché Alice Braga nella serie ha una specie di doppio: c’è lei “in diretta” e poi c’è una sorta di presenza, una signora vestita tutta di bianco, che è come se fosse una lei futura e che ogni tanto spunta dal nulla e le parla. La protagonista è una donna distrutta, povera, che si fa in quattro per vivere e deve combattere con i cartelli della droga sudamericani. Mentre quest’altra donna che appare è la capa dei cartelli. È famosa, ricca, bella. Quindi abbiamo registrato le due parti in modo diverso: la seconda la facevamo in primo piano di fronte al microfono. Doveva sembrare molto più matura e sicura, con un modo di parlare diverso, e tutti altri toni… Insomma era totalmente un altro personaggio, però fatto nello stesso turno! Sono state fondamentali le mie due direttrici, Tiziana Avarista e Lorena Bertini, che mi hanno aiutata a trovare il modo giusto di doppiare il personaggio.

Un’altra serie stupenda a cui ho lavorato è Fleabag. Una storia a cui tengo perché mi ci sono ritrovata: mi sono innamorata di Phoebe Waller-Bridge, un’attrice bravissima che arriva dal teatro come me. Nel doppiarla ho intravisto tante donne che conosco, tante amiche: la sua grandezza è proprio mettere insieme doti, caratteristiche e debolezze di una ragazza comune. Una sua frase che mi ha colpito tantissimo, che uso ancora adesso – e che Lorena Bertini (la direttrice) è stata molto brava a rendere – è “A cosa serve la gomma nelle matite se non per correggere i propri errori?”. È lì tutto il senso del telefilm. Mi ha preso il cuore, mi ha commossa, ho riso con lei… Pure lì l’attrice parla in camera, una cosa molto teatrale. Che andava resa anche nel doppiaggio.

Infine altri due personaggi che ho doppiato a cui sono affezionata sono Maggie Pierce in Grey’s Anatomy, e Juliana Crain in The man in the high castle. Insomma, è un periodo molto bello della mia vita artistica.»