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L’uscita su Netflix di Revisions (in versione italiana firmata 3Cycle) è l’occasione di fare due chiacchiere con Alessio Puccio, uno con un passato decisamente ingombrante, visto che per anni da queste parti era per tutti Harry Potter.

Alessio Puccio

«Doppiare Harry Potter mi ha stravolto la vita, sia quella personale che quella lavorativa. Dopo, nulla è più stato uguale, ed è se è stata dura far capire ai direttori che potevo interpretare anche altri ruoli. Un destino che ho condiviso anche con Daniel Radcliffe, che spesso si è lamentato del “peso” schiacciante del maghetto sulla sua carriera. Fortunatamente piano piano, insieme a Daniel, lui facendo altro ed io a mia volta doppiando altri film, ne siamo quasi del tutto usciti. Ma so che per tutta la vita per tutti io sarò Harry Potter. E pensare che invece ho un solo mito assoluto: Jim Carrey, è lui e solo lui l’attore a cui vorrei prestare la mia voce. Meraviglioso!

Revisions

Comunque per me il doppiaggio è un lavoro fantastico, rappresenta tutta la mia vita e anche un po’ la mia famiglia. È un mestiere molto delicato: certo non salviamo vite, ma abbiamo molte responsabilità. E inoltre svolgiamo un ruolo fondamentale per le persone non vedenti o anziane, un ruolo direi sociale. Per farlo bene il trucco è non sentirsi mai arrivati, essere umili, magari frequentare dei corsi teatrali e continuare a “rubare” ai propri colleghi più bravi.

Alvin & The Chipmunks

La mia esperienza con 3cycle è iniziata con Alvin and the Chipmunks, per poi continuare con altre serie tutt’ora in corso. Su Revisions ricordo soprattutto uno scambio di batture, al momento del primo turno di doppiaggio, con il direttore Marco Benevento: “Allora di che parla sto cartone animato?” e lui di rimando:,“Si dice anime, Alessio” ed io “Eh vabbè, ma alla fine sono sempre cartoni, su”. Al che lui mi ha  – scherzosamente – ammonito: “Sai che potresti essere ucciso per una affermazione del genere?” Ed è stato così che abbiamo iniziato…»