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Il 22 novembre arriva al cinema Morto tra una settimana o ti ridiamo i soldi, commedia noir con il doppiaggio di 3Cycle. A prestare la voce al protagonista è il giovanissimo Alex Polidori. Che ci ha svelato alcuni dei trucchi del suo precoce successo.
«Iniziamo col dire che quello fatto per questo film è stato un lavoro particolarmente meticoloso, perché l’attore – bravissimo – è in grado di dare moltissime sfumature al suo personaggio, che all’inizio è depresso ma poi riscopre la gioia di vivere. Abbiamo seguito il più possibile l’originale, al punto che nella lavorazione usavamo spesso alcuni escamotage per simulare in sala di doppiaggio ciò che accadeva sullo schermo, così che potessi immedesimarmi meglio nelle situazioni che viveva il protagonista. Per esempio quando William prova a scavalcare il parapetto del ponte per buttarsi ne imitavo i movimenti scavalcando una sedia o un panchetto. E c’era una gag ricorrente fra me e la direttrice Alessia Amendola ogni volta che incidevamo la scena, con lei che mi chiedeva. “Ci buttiamo?”. È una delle cose che ammiro di più di Alessia Amendola come direttrice (con cui ho fatto anche Freedance Academy): sa mettere a proprio agio l’attore, sa cogliere e trasmettere tutte le sfumature della parte…

In generale comunque il mio è un lavoro bellissimo, che ho iniziato a fare da piccolo per emulare mio fratello. Mia madre lo seguiva dappertutto con me nel passeggino, così una volta ho provato per gioco e sono risultato abbastanza portato. E da lì è partito tutto. Mi ci sono ritrovato, la passione si è sviluppata poi. Ormai è una cosa che fa parte della mia vita, non è solo un mestiere. Ti permette di essere anche tre, quattro personaggi diversi nella stessa giornata, di sperimentare, di reinventarti. Il doppiaggio è arte, è un’arte particolare, non per tutti e molto complessa. Ma affascinante