Il Sundance sta per finire (domenica 2 febbraio) e noi non vediamo l’ora che arrivino in sala le cose migliori passate per il festival.
Nell’attesa di conoscere i premiati, facciamo un piccolo riassunto a beneficio dei distratti. E ricordatevi sempre: il cinema è un amore che vale la pena sempre inseguire, anche nello Utah!
Avete appena finito The New Pope ma Jude Law comincia già a mancarvi? Niente paura: in sala arriverà presto The Nest. Law è Rory, ambizioso imprenditore che porta la moglie e i figli americani nel suo paese natale, l’Inghilterra, per esplorare delle nuove opportunità di business. La nuova vita nel maniero inglese che li ospita però, comincia a diventare presto insostenibile, e mentre l’inquietante isolamento della casa allontana ulteriormente la famiglia, ogni membro entra in un ciclo autodistruttivo.
Julianne Moore e Alicia Vikander sono solo due delle quattro attrici che impersonano l’icona femminista, attivista, conferenziera e cofondatrice della rivista Ms, Gloria Steinem nel film The Glorias. Dagli anni in cui lavorava in India appena laureata agli scritti pionieristici che finiranno per dare forma al movimento delle donne rivoluzionarie, una biografia densa e succosa.
Joan Didion non è solo un’impareggiabile scrittrice di romanzi, articoli, e saggi. È stata anche, soprattutto a quattro mani con il marito John Dunne, un’infallibile autrice di sceneggiature. E infatti, anche quando non sono stati scritti appositamente per il grande schermo, i suoi libri hanno tutte le carte in regola per diventare materiale esplosivo tanto su pellicola quanto su carta. Quindi l’aspettativa è alta per The last thing he wanted, con Anne Hathaway come protagonista.
Può un thread su Twitter diventare un film? Janicza Bravo scommette di sì e ci prova con Zola, che ripercorre una storia incredibile accaduta nel 2015 e raccontata in 148 tweet dalla cameriera di Detroit Aziah “Zola” Wells: un incontro casuale con una spogliarellista a cui seguì un assurdo viaggio in macchina condito da un rapimento e da un omicidio.
Gli amanti di racconti fantastici spesso conoscono molto bene E.T.A. Hoffman e Edgar Allan Poe, ma non altrettanto bene la scrittrice Shirley Jackson. Per colmare una simile (e imperdonabile) lacuna, suggeriamo di prepararsi a Shirley, in cui Elizabeth Moss veste i panni della bizzarra e talentuosa autrice americana.
Ancora suspance, ma stavolta in chiave horror, con Bad Hair, che racconta la storia di una giovane donna ambiziosa alle prese con il tentativo di avere successo in un mondo ossessionato dall’immagine della televisione. La sua carriera rischia di esser messa in pericolo quando scopre che i suoi capelli sono dotati di una vita tutta loro.
È stato uno dei più grandi romanzi d’avventura di tutti i tempi, una pietra miliare nelle letture di ogni bambino occidentale e il suggestivo appoggio di una teoria ancora tutta da dimostrare sulla sindrome infantilistica degli adulti. Però Peter Pan, protagonista di innumerevoli riletture sul grande schermo, lascia stavolta la scena a Wendy, una fiaba emozionante e avvincente.
Altra grande autrice, altro grande film: Kajillionaire, scritto da Miranda July, porta sul grande schermo la storia di Old Dolio (Evan Rachel Wood), truffatrice addestrata a rubare sin dall’infanzia da genitori delinquenti. Quando incontra Melanie, che le fa intravedere quella che potrebbe essere la sua vita fuori dalla morsa della sua famiglia, la sua vita forse inizia a cambiare.