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Esce il 30 novembre su Netflix Baby, serie tv diretta da Andrea De Sica e Anna Negri che si ispira allo scandalo delle baby squillo dei Parioli.

La serie è accessibile a tutti grazie al servizio di audiodescrizione che 3Cycle ha realizzato in qualità di NP3 partner di Netflix. Ne abbiamo parlato con Valerio Sacco, la voce che racconta il film a ipovedenti e non vedenti.

«Le audiodescrizioni non sono sempre uguali: il difficile è rendere tutto ciò che non è “detto”, il sottotesto, in maniera corretta e coerente, cambiare il registro in base al tipo di opera, all’ambientazione, all’atmosfera, al genere cinematografico.

Baby è un prodotto di critica sociale con storie vagamente ispirate alla realtà, ma completamente inventate con tre personaggi diversi – i protagonisti – le cui storie si incrociano. La serie ne racconta le vicende personali, che sfociano sempre in un contesto piuttosto torbido, in cui la noia dell’agiatezza porta a fare cose al limite del decente e del lecito: e questo si cerca di renderlo anche nell’audiodescrizione.

Le vicende descritte vedono protagonisti due ragazze e un ragazzo: quindi ci sono anche dei momenti leggeri, l’atmosfera non è sempre cupa. E anche dal punto di vista interpretativo la voce narrante dell’audiodescrizione deve seguire questi passaggi e mutare anche a seconda del protagonista la cui vicenda si sta sviluppando in un certo momento. Sono variazioni minime, ma ci sono. Perché per rendere l’atmosfera della serie bisogna seguirne il climax senza prevalere (rispettando anche il tessuto audio – colonna sonora, parlato, effetti, etc.) e quindi quando in scena si svolge una festa o c’è un momento di ritrovo collettivo si narrerà in un certo modo, mentre nei momenti più scabrosi o in quelli di tradimento in un altro… Insomma, tutti questi passaggi emotivi e atmosfere diverse si cerca di darle con l’audiodescrizione come se le stessimo raccontando a un amico che segue la serie seduto a fianco a noi