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Single e disponibile è la risposta di Netflix ai problemi di cuore. A Lima una giovane pubblicitaria che ha rotto col fidanzato decide di aprire un blog in cui inizia a raccontare la sua vita da single, e rimane sorpresa dal successo dell’iniziativa.

Tra le amiche che la accompagnano in questo percorso c’è Carolina, doppiata da Benedetta Ponticelli, che ha cercato di “Renderla leggera di testa e profonda di cuore.” Ci facciamo raccontare come.

«Single e disponibile è uno di quei film di cui c’è ancora bisogno, perché a noi donne serve sempre qualcosa che ci ricordi i nostri punti di forza. Il personaggio che doppio è molto particolare, sembra risolto, ma invece nasconde una serie di debolezze. Per rendere queste sfumature e cercare di avvicinarsi all’originale ci sono degli escamotage che sicuramente aiutano. In questo caso nella ricerca del personaggio mi ha guidato molto la direttrice Barbara Castracane. Spesso per esempio i direttori del doppiaggio dicono di doppiare i gesti o uno sguardo, in modo da prendere le stesse inflessioni vocali e rendere la frase al meglio. Per fare questo io mi muovo molto al leggio, al punto che spesso i fonici mi sgridano perché mi allontano dal microfono!

Benedetta Ponticelli

La difficoltà del doppiaggio è che tutto sommato siamo attori senza corpo. O peggio, ci dobbiamo adeguare al corpo degli altri, quindi dobbiamo sapere noi cosa avremmo fatto in quella scena, capire come entrare e prendere al volo una sensazione, un gesto, e renderla con la voce.

Per me la fantasia è fondamentale. Noi doppiamo, ossia facciamo una doppia finzione. Già l’attore deve immedesimarsi in un ruolo e diventare il proprio personaggio, a noi è richiesto uno sforzo ulteriore di fantasia per ricreare nella nostra testa una scena che non stiamo vivendo. Insomma, non è affatto facile, ci vuole perseveranza e molta umiltà.»