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Lo Shazam del doppiaggio prima non esisteva. Questo finché Eleonora De Angelis e Massimiliano Torsani non l’hanno inventato. Sono loro a raccontarci l’idea: «L’app è nata inizialmente per una ragione: era da poco mancato mio fratello Vittorio. Ci sarebbe piaciuto omaggiarlo in qualche modo, con un premio, una fondazione…Poi ad ottobre eravamo alla premiazione di Voci nell’ombra e durante la serata dei critici se ne sono usciti dicendo “manca uno Shazam del doppiaggio!”. A Massimiliano si è subito accesa una lampadina: facciamo l’app e la dedichiamo a Vittorio! E così è nata VixVocal.

Massimiliano lavorava nel settore immobiliare, e in questo ambito si occupava di cercare soluzioni per la gestione informatica del lavoro, quindi si è subito messo alla ricerca di qualcuno che potesse aiutarci, trovando alla fine Voisis (che faceva software per riconoscimento vocale). L’app ha iniziato a funzionare già dalle prime prove e i tipi di Voisis si sono appassionati al progetto insieme a noi. Mentre praticamente tutti gli altri all’inizio erano scettici, soprattutto sulla possibilità di guadagnarci. Finché a mio marito è venuta l’idea di sfruttare l’app ad abbonamenti: si può aderire solo al network e avere la funzione agenda che mette in contatto società e doppiatori; si può scegliere di affidare a VixVocal la gestione delle pratiche diritti (che siano IMAIE o altro) o infine si può usare il servizio anche per la riscossione dei pagamenti pattuiti. E questo solo per ora, perché stiamo studiando altri pacchetti. Insomma, c’è tanto da lavorare ma ci sono molte opportunità di sviluppo. L’app per ora però è scaricabile gratis e così resterà fino a giugno o settembre, perché lo scopo principale è farla conoscere.»