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Nelle sale italiane esce il 25 aprile: è l’episodio 3 della saga e Marco Guadagno ne ha diretto il doppiaggio e scritto i dialoghi. Parliamo di Avengers. Infinity war.
Francesco Bulckaen, che torna a doppiare Benedict Cumberbatch, di nuovo nei panni del Doctor Strange, ci svela qualche anteprima.
«La difficoltà nel doppiaggio di questi film è che spesso si vede solo il viso degli attori, ma il contesto è sempre un po’ fumoso, gli avvenimenti vanno un po’ a deduzione, non sono chiarissimi. Ma c’è questa scena in cui il Dottor Strange appare (come potere ha la capacità di passare da una dimensione spazio-temporale all’altra) improvvisamente a Iron Man e Pepper. A questo punto Iron Man lo invita a seguire gli Avengers per combattere il cattivo di turno, e lui se ne esce dicendo: “Ah, a proposito, congratulazioni per il matrimonio!”, il che lascia interdetti i due, perché le nozze non sono ancora nemmeno nei piani!
Questi con i supereroi sono in generale film divertenti da doppiare: c’è azione, scene drammatiche, un po’ di tutto. E poi qui i personaggi si intrecciano e sono tanti e io me li ricordo tutti abbastanza bene, perché da piccolo ero un appassionato, avevo tutti i fumetti (ancora li ho) e gli action figure…Quindi sono tornato un po’ bambino.

Anche se adesso che ho 50 anni mi piacerebbe (ri)fare un Amleto: mi è capitato anni fa, era una rivisitazione moderna – Hamlet 2000 – e Amleto era interpretato da Ethan Hawke. È un personaggio affascinante, Amleto: ora lo affronterei in maniera diversa. Crescendo certi personaggi, certe storie, li capisci di più. Magari delle cose che da giovane sembrano poco chiare, solo intuibili, col vissuto sono più apprezzabili. Anche Shakespeare: del resto parla della vita. E di ognuno di noi.»